I segreti di famiglia nell'albero genealogico

I SEGRETI DI FAMIGLIA NELL'ALBERO GENEALOGICO, SE NON SVELATI E SANATI VENGONO RITRASMESSI DI GENERAZIONE IN GENERAZIONE
È possibile che nei meandri più nascosti della storia della propria famiglia ci siano dei segreti.
A causa di diverse proibizioni culturali e sociali le famiglie nascondono alcuni fatti, insieme alle forte emozioni a questi associate.
Una grande sensazione di vergogna impedisce che tali segreti siano rivelati e trattati; di conseguenza diventano dannosi per gli altri membri della famiglia.
Sentimenti come la rabbia, la lussuria, il senso di colpa, e azioni inaccettabili come l’incesto, le dipendenze e i disordini alimentari, vengono in qualche modo espressi nonostante i tentativi di tenerli a bada.

Per esempio, un individuo molestato da piccolo talvolta sviluppa,in seguito, dipendenza sessuale, oppure chi porta un grande senso di colpa potrebbe reagire tentando di fare sentire in colpa gli altri.
Con probabilità ancora maggiore sentimenti e comportamenti repressi vengono proiettati su altri componenti della famiglia, che li mettono in atto senza essere capaci di individuarne la fonte originale.
CI SONO 4 TIPOLOGIE DI SEGRETI DI FAMIGLIA e noi li elencheremo SECONDO IL GRADO DI NOCIVITA' in ordine decrescente
IL PRIMO GRADO di nocività, il più pesante da gestire , è quello dei segreti mortali e prevede sempre una vittima: attività criminali come l’omicidio, l’aggressione e la tortura, o a crimini sessuali come lo stupro, l’incesto e l’abuso sessuale.
IL SECONDO GRADO di nocività concerne azioni demoralizzanti e potenzialmente pericolose, anche se non necessariamente letali.
Questa categoria include l’abuso di sostanze stupefacenti, i disturbi dell’alimentazione, la dipendenza da una qualche attività (dipendenza sessuale, dipendenza dall’amore o dal gioco), i problemi di identità come l’adozione o le questioni di paternità.
Anche se la cosa migliore è che questo segreto sia affrontato e discusso, il farlo può comportare dei contraccolpi per la persona che lo custodisce e per quella che lo scopre.
AL TERZO GRADO di nocività troviamo voci potenzialmente dannose, perché violano la libertà di qualcuno e/o oltrepassano dei limiti, ma in misura minore rispetto ai due gradi precedenti.
Questi segreti di famiglia causano sfiducia e determinano l’interruzione delle comunicazioni; se condivisi, però, possono ferire qualcuno e mettere a rischio le emozioni della persona che li rivela.
Si tratta di: ruoli in famiglia poco chiari (si superano spesso i limiti), segreti di coppia , infedeltà, risentimenti celati, malattie emotive/mentali, negazione della morte o della malattia.
Anche IL QUARTO GRADO di nocività è causa di sofferenza:
si tratta dei segreti meno pericolosi, che se rivelati, però, mettono comunque a rischio l’emotività di chi li custodiva.
Questa categoria include la vergogna dannosa, il senso di colpa, la paura, l’ansia e la depressione, così come la vergogna culturale, come menomazioni o problemi fisici, difficoltà a intrattenere rapporti sociali, crisi spirituale/religiosa.
Quando tali segreti rimangono nascosti, finiscono per essere proiettati su altre persone o per essere trasmessi di generazione in generazione
L’influenza nociva dei segreti familiari può essere trasmessa per molte generazioni ed è spesso riattivata da uno o più membri della famiglia, fino a quando non avviene la guarigione da parte di qualcuno che se ne assume la responsabilità e se ne consapevolizza.
Esistono molte risorse per sanare questo karma ancestrale, ed è spesso durante un percorso di guarigione che le persone vengono a conoscenza dei segreti.
Una volta portati alla luce, la loro presa sui membri della famiglia si scioglie, e le generazioni successive non dovranno più portarne il peso, finalmente liberate.
La scoperta della verità, è l'unica modalità, sebbene dolorosa, per avviare un percorso di guarigione, modificando non solo il proprio karma ma anche il karma dei propri antenati.
Quando mi libero, libero tutti coloro che sono stati a me connessi nel passato, ma che potranno esserlo anche nel futuro.