COSTRUIRE LA COPERTA DELLA PROPRIA VITA

Corso esperenziale per superare i nostri limiti e farli diventare punti di forza

Secondo una prospettiva da crescita personale classica, parlare ed analizzare i propri limiti è un errore, perché nel farlo diamo forza ai nostri "punti deboli".
Da un lato il discorso non fa una grinza. E’ vero che più attenzione dai ad una certa cosa e più rischi di renderla sempre più vivida nella tua mente… ma fino ad un certo punto!
Si perché anche fare finta che i limiti non esistano è limitante. Molte persone usano questa metafora per poter giustificare il fatto di non soffermarsi mai sui propri "limiti", perchè li temono.
Più nascondi a te stesso i tuoi difetti e meno riuscirai a cambiarli. Questo ovviamente non significa fissarsi sui propri limiti ma riconoscerli, accettarli e sfidarli quotidianamente proprio perché li conosciamo.
Per Jung lo scopo dell’essere umano è "bilanciare" le parti della propria personalità che è sempre "doppia". Jung chiama ombra, quella parte di noi che non vogliamo vedere e che è l’esatto opposto di come "ci vediamo".
Se uno si vede sempre forte e sicuro si se, secondo Jung si sta nascondendo il proprio lato "debole". E se continua a nasconderselo, prima o poi verrà fuori.
Tutto il processo di identificazione junghiano si basa su questo bilanciamento della lateralità della personalità. Per Jung i nostri limiti non solo vanno osservati e resi consapevoli ma sono uno strumento attraverso il quale osserviamo il mondo… sono feritoie.
E' bene sfidare i limiti ma è anche bene cercare di capire che cosa stiamo sfidando, a volte, dobbiamo invece superare il limite più difficile che è quello dell’accettazione di come stanno le cose e di come siamo queste due tappe sono fondamentali per dare finalmente valore alla nostra vita.
Costruiremo una coperta (portare pezzi di stoffa ) che rappresenterà tutte le sfide che abbiamo vissuto.

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